Il sito di divulgazione qualificata sull’economia circolare della Campagna degli Amici della Terra presentato alla Camera
“Il passaggio ad un’economia circolare rappresenta un’autentica opportunità per la riorganizzazione della produzione e del consumo nell’ambito dell’economia globale: un ripensamento radicale dei rapporti tra mercati, consumatori e risorse del Pianeta.”
Ha iniziato da qui Monica Tommasi Presidente dell’associazione Amici della Terra che il 9 ottobre alla Camera ha presentato la campagna ‘Zero sprechi- Verso un’economia circolare’ e il sito collegato zerosprechi.eu. L’associazione quest’anno festeggia i 40 anni di attività caratterizzati dalla promozione dell’uso efficiente delle risorse e dell’energia.
“Il nostro è fieramente un approccio non ideologico alle questioni -aggiunge la Tommasi- che abbiamo ribadito anche partecipando alla recente consultazione pubblica del Ministero dell’Ambiente sugli indicatori dell’economia circolare. È opportuno, infatti, che le politiche per la transizione dal concetto di rifiuto a quello di risorsa siano modellate sulla realtà, offrano soluzioni adeguate e graduali, cioè economicamente perseguibili e immediatamente praticabili. Coerentemente con tutto questo -ha concluso- la campagna zero sprechi nasce per fare informazione ambientale qualificata, basata sugli standard della divulgazione scientifica e ben oltre iniziative di carattere meramente promozionale.”
In effetti, sul sito zerosprechi.eu si possono leggere approfondimenti che sfatano falsi miti, le bufale che circolano sul web, e ampie schede che descrivono buone pratiche di economia circolare già realizzate da aziende italiane: “Ogni scheda evidenzia i vantaggi economici e ambientali derivanti dall’applicazione della buona pratica, e una serie di indicatori offre un valore numerico stimato dell’attività svolta.” ha illustrato Carlotta Basili, responsabile dei contenuti del sito.
Parole riprese dal sottosegretario Vannia Gava, che nel suo intervento ha spiegato: “il progetto degli Amici della Terra è sostenuto dal Ministero dell’Ambiente nel quadro di una più ampia attività di sostegno alla sfida che l’economia circolare pone al decisore pubblico e alla società civile. Il passaggio dal concetto di rifiuto a quello di risorsa, che ricordava il presidente Tommasi, è la missione straordinaria che dobbiamo abbracciare per il futuro delle nuove generazioni e, pertanto, pone il tema di una concreta interconnessione tra politiche dell’istruzione e temi ambientali. Azioni di divulgazione di qualità – conclude- come ‘zero sprechi’ di Amici della Terra sono, quindi, sicuramente uno strumento di straordinaria importanza.”
E non a caso: “promuovere buone pratiche di economia circolare è uno dei principali obiettivi della piattaforma italiana degli stakeholder dell’economia circolare ICESP, coordinata da ENEA, quale hub nazionale dell’iniziativa europea ECESP” ha concluso Claudia Brunori del Dipartimento sostenibilità di Enea.
Tra le buone pratiche raccolte su zerosprechi.eu, esosport con una scheda “Dalla suola delle scarpe alla gomma per pavimentazioni”. ‘Zero sprechi’ racconta il progetto dalla nascita nel 2009 fino agli obiettivi raggiunti nel 2017, sia in termini di vantaggi economici che ambientali. Si evidenzia infatti come, utilizzando gomma recuperata dalla suola delle scarpe, non solo si evitano i costi di smaltimento, ma anche i costi di produzione e acquisto di nuove materie prime. Grazie al progetto è possibile recuperare materia da scarpe usate, invece di smaltirle in discarica, trasformandole in una nuova materia prima seconda con risparmio di emissioni di gas serra. Nel 2017, grazie al progetto esosport sono stati sottratti dalla discarica circa 10.000 kg di materiali di cui circa 4.000 kg di granulo in gomma sono stati recuperati per la costruzione di parchi giochi e piste di atletica.
Nunzia Vallozzi
Ufficio Stampa Web – ESO