Il progetto esosport run annuncia un nuovo e prestigioso punto di raccolta di scarpe sportive usate grazie all’adesione dell’Istituto per il Credito Sportivo, sostenitore anche dell’iniziativa “La pista di PIETRO” presentata a Roma a settembre.
A partire dal mese di novembre le due sedi di Roma dell’Istituto per il Credito Sportivo sono dotate degli ESObox esosport run, contenitori dedicati alla raccolta, all’interno dei quali i dipendenti possono lasciare vecchie scarpe sportive.
Un punto di raccolta “speciale” verrà inoltre attivato da martedì 19 novembre fino al 21, presso lo stand dell’Istituto per il Credito Sportivo alla XXXVI assemblea Anci ad Arezzo.
esosport e’ nato per soddisfare una precisa domanda: che cosa si puo? fare con un paio di vecchie scarpe sportive ormai consumate e non piu? utilizzabili?
Il problema del corretto smaltimento delle scarpe a fine vita e la riduzione dei rifiuti conferiti in discarica e? stata la molla per pensare, ideare e realizzare un progetto ecosostenibile.
Il progetto si colloca non solo nell’ambito del riciclo ma fa anche un passo in avanti posizionandosi nel contesto dell’upcycling: la conversione di materiali di scarto, grazie ad un processo di separazione della suola dalla tomaia genera materia prima seconda che può essere restituita alla comunità e al territorio da cui proviene con la realizzazione delle iniziative “Il Giardino di Betty”, un parco giochi per bambini e “La Pista di Pietro”, una pista di atletica di 60 mt in ricordo di Pietro Mennea.
“Ci fa piacere che l’Istituto per il Credito Sportivo abbia deciso di aderire al progetto esosport run sin dalla fase iniziale di raccolta di vecchie scarpe sportive – afferma Nicolas Meletiou, Managing Director ESO: grazie anche al loro contributo e sostegno abbiamo potuto realizzare la prima pista di PIETRO al Foro Italico a Roma, a settembre, durante la Settimana europea dello sport. Per la realizzazione di una pista servono migliaia di scarpe esauste da avviare al riciclo: e’ importante quindi il contributo e il coinvolgimento di tanti attori e nell’Istituto per il Credito Sportivo abbiamo trovato un interlocutore attento e sensibile al tema della sostenibilità in ambito sportivo.”