Sportivi e appassionati sanno benissimo che giocare con una pallina sgonfia, che ha perso le sue caratteristiche iniziali, è faticoso, oltre che poco performante e rischioso dal punto di vista degli infortuni. I maestri di tennis, infatti, consumano quantitativi di palline impressionanti durante le loro lezioni e facilmente dopo poche partite sono da buttare e sostituire.
Se si pensa che un circolo di tennis di medie dimensioni consuma fino a circa 700 palline al mese, ecco che far trovare una nuova strada a questo rifiuto è doveroso per la tutela dell’ambiente.
esosport balls, il progetto sportivo di riciclo ideato da esosport per la raccolta e il riciclo di palline da tennis, offre a circoli, negozi specializzati e strutture sportive con campi da tennis la possibilità di avere a disposizione un contenitore ESObox per la raccolta delle palline esauste.
L’impegno di esosport con questa nuova iniziativa è togliere dalle discariche materiale esausto che può trovare nuova forma e nuovi usi socialmente rilevanti, dopo essere stato inserito in un processo di lavorazione e riciclo.
Grazie a un accurato procedimento di separazione, con la parte interna delle palline in EPDM si ottiene un granulo utilizzabile per le pavimentazioni dei parchi giochi, una materia prima seconda, che, attraverso l’Associazione GOGREEN Onlus, viene donata gratuitamente alle amministrazioni pubbliche per la costruzione dei Giardini di Betty, dedicati ad Elisabetta Salvioni Meletiou, e della Pista di Pietro, progetto dedicato a Pietro Mennea.