Genova, 28 settembre 2015
Sono 918 i chili di scarpe da ginnastica, che i genovesi hanno conferito, nei 30 punti di raccolta distribuiti in città grazie all’accordo che Amiu ha sottoscritto con ESO (Ecological Services Outsourcing) lo scorso anno e che hanno permesso, nel pomeriggio di oggi, l’inaugurazione del primo “Giardino di Betty” della Liguria nella scuola materna comunale Carlo Garrone di San Quirico a Genova.
Presenti all’inaugurazione gli assessori Pino Boero, per la delega alla scuola e Italo Porcile, per l’ambiente, il presidente Amiu, Marco Castagna e per ESO, Nicolas Meletiou.
In più negli spazi della scuola sono stati inseriti delle campane della raccolta differenziata trasformate da Emilio Milani, artista del riciclo, in divertenti elementi di arredo urbano per i giochi dei bimbi.
«Questo è il primo giardino – spiega Marco Castagna, presidente Amiu – tra quelli che vogliamo recuperare nei quartieri dove, nei prossimi mesi, introdurremo la raccolta differenziata porta a porta. Una risposta concreta e tangibile di cosa si può ottenere con il riuso dei materiali al riciclabili».
Gli ESObox®, in cartone riciclato, da quasi un anno fanno mostra di sé in molti punti della città, compresa nel periodo estivo la piazzetta di Boccadasse. La raccolta delle scarpe usate, grazie ad un accurato procedimento di separazione della suola dalla tomaia, permette la creazione di materia prima seconda, utilizzata per la realizzazione di pavimenti dei parchi giochi dei bambini con l’iniziativa, senza alcuna finalità di lucro, de “Il Giardino di Betty”, dedicato ad Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, prematuramente scomparsa.
Promuovere la cultura del “ciclo del riciclo” è l’obiettivo del progetto esosport nato nel 2009 da un’idea di Nicolas Meletiou, che si è posto il problema del corretto smaltimento delle scarpe da running e che ha trovato il pieno appoggio e la collaborazione di Amiu.
La collaborazione tra ESO e AMIU è nata per incrementare e valorizzare le iniziative rivolte a promuovere la raccolta differenziata e a diffondere una cultura ambientale a favore del riciclo per preservare la qualità del territorio. Un esempio concreto di economia circolare dove le scarpe sportive non più utilizzabili vengono trasformate in pavimenti anti urto adatto agli spazi di gioco dei bambini e per le strutture sportive.
Con Genova i “Giardini di Betty” già realizzati diventano tre, di cui il primo è nato ad Opera nel 2013 e il secondo a Firenze nel 2014, mentre a Roma vedremo presto nascere “La Pista di Pietro”, ispirata al corridore Pietro Mennea, il nuovo progetto esosport/GOGREEN onlus che affianca “Il Giardino di Betty”.