Forse non tutti sanno che in occasione dei giochi della XXX Olimpiade, che si svolsero a Londra dal 27 luglio al 12 agosto 2012, fu realizzata la Olympic Legends Map, dove ogni fermata portava il nome di coloro che hanno lasciato un segno indelebile nella storia delle Olimpiadi.
I nomi erano tanti e non mancavano i più importanti: Kobe Bryant, Roger Federer, Magic Johnson, Rafa Nadal, Phelps e Bolt.
Le stazioni maggiori furono riservate a sportivi che hanno vinto molte medaglie d’oro, alcuni dei quali in piena attività come Phelps, Bolt. Al corridore americano fu intitolata Victoria Station che oltre ad essere una delle stazioni della metro più grandi è anche una stazione dei treni principale.
Le due stazioni più vicine al parco olimpico, Stratford e Stratford International, furono intitolate rispettivamente a Michael Phelps e Cassius Clay. Il primo è, nonostante l’età, detentore di ben 156 medaglie olimpiche, di cui 14 d’oro. Cassius Clay, invece, vinse la medaglia d’oro di pugilato a Roma nel 1960 prima di cambiare il proprio nome in Muhammad Alì.
Gli atleti italiani presenti sulla mappa erano: Dorando Pietri, Pietro Mennea, i fratelli Abbagnale, Paolo Bettini, Paola Pezzo, Edoardo Mangiarotti.
Dorando Pietri nel 1908 proprio a Londra tagliò il traguardo per primo nella maratona, ma fu squalificato perché arrivò sorretto dai giudici che lo avevano soccorso a pochi metri dal traguardo. Pietro Mennea fu un velocista italiano, oro olimpico, che detenne il record mondiale sui 200 metri piani dal 1979 al 1996, attualmente ancora record europeo.
Gli altri atleti italiani erano: i fratelli Abbagnale vinsero 2 ori olimpici nel canottaggio, Paolo Bettini oro olimpico nel ciclismo in linea, Paola Pezzo due volte oro olimpico nella mountain bike, Edoardo Mangiarotti fu 6 volte oro olimpico nella scherma.