Furti di biciclette? A Milano si contrastano con un codice QR sul telaio

La proposta arriva direttamente dal vicecommissario della polizia locale di Milano, Daniele Lo Presti.

Come funziona il meccanismo? Il codice QR installato sul telaio della due ruote consente di risalire più facilmente all’identità del vero proprietario del mezzo. Il codice è leggibile per mezzo di uno smartphone e un’app, alla quale sono collegati sia il proprietario che la polizia locale. Nel caso in cui un cittadino o un agente di polizia locale trovi una bici abbandonata o, comunque, sospetta, viene segnalato il codice, che permette al proprietario (tramite geolocalizzazione) di conoscere dove si trova in quel momento la sua bicicletta.

STOP AI FURTI DI BICI

«Ovviamente il cittadino comune avrà solo un’informazione limitata su chi l’ha venduta e se è rubata, mentre l’operatore di polizia avrà accesso ai dati personali. L’adesivo verrebbe applicato con una resina trasparente che diventa un tutt’uno con il telaio in modo che, in caso di rimozione, si noti a occhio nudo».

FINO A 18MILA BICI RUBATE A MILANO

Addio lucchetto e catena. La bici, ora, si protegge con il codice QR. L’applicazione del codice avrebbe un costo che si aggira intorno ai 10-20 euro. Si stima che nel 2016, le biciclette rubate a Milano siano state tra le 15 e le 18mila unità, per un valore medio che oscilla tra i 200 e i 900 euro. Se la proposta del codice QR diventa realtà, i ladri di biciclette hanno le ore contate.